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Cooperazione navale Australia-Usa sulle isole artificiali della Cina

Pattugliamenti entro 12 miglia

14 ottobre, 15:24
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 (ANSA) - SYDNEY, 14 OTT - L'Australia e gli Stati Uniti hanno concordato "una cooperazione navale rafforzata", di fronte alle tensioni nel Mar Cinese Meridionale, dove la Cina ha costruito isole artificiali e avrebbe trasferito equipaggiamenti militari in acque che sono anche rivendicate da Vietnam, Malaysia e Filippine.

A quanto riferisce oggi la radio nazionale australiana Abc, l'accordo è stato annunciato dopo due giorni di colloqui bilaterali 'Ausmin' a Boston, cui hanno partecipato le ministre australiane degli Esteri Julie Bishop e della Difesa Marise Payne, e per gli Usa il segretario di Stato John Kerry e della difesa Ash Carter.

Entrambi i paesi hanno espresso "forte preoccupazione" per la costruzione da parte della Cina di isole artificiali in acque disputate e si sono impegnati a mantenere la libertà di navigazione per navi e aerei nel Mar Cinese Meridionale, in una delle rotte più trafficate al mondo, vitale per trilioni di dollari di commercio regionale.

Secondo la radio Abc, l'accordo prevede pattugliamenti entro 12 miglia nautiche dalle nuove isole, in acque che Pechino rivendica come sue. E gli Usa starebbero considerando di mandare una nave da guerra, per esercitare il diritto alla libertà di navigazione attraverso acque che la Cina sostiene di controllare attorno alle nuove isole. "Abbiamo un accordo molto forte per perseguire una cooperazione navale rafforzata, che includerà esercitazioni e addestramento combinati fra le nostre due marine", ha detto la ministra australiana della Difesa Marise Payne. La sua collega per gli Esteri, Julie Bishop, a sua volta ha espresso soddisfazione per una dichiarazione del presidente cinese Xi Jinping, resa a Washington il mese scorso, che Pechino non intende aumentare la sua presenza militare in mare. "Diamo il benvenuto a quella dichiarazione e certamente ci aspettiamo che la Cina vi tenga fede", ha detto. (ANSA)

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