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Australia: attesa bozza Unesco su Grande barriera corallina

Forse sospenderà inclusione 'lista nera' ma pressioni su Governo

29 maggio, 19:01
Australia: attesa bozza Unesco su Grande barriera corallina Australia: attesa bozza Unesco su Grande barriera corallina

 (ANSA) - SYDNEY, 29 MAG - Il Comitato Unesco per il patrimonio mondiale, che da tempo esprime preoccupazione per il declino della Grande barriera corallina australiana a causa dello sviluppo costiero, gli scarichi agricoli in mare e il cambiamento climatico, si prepara a sospendere il provvedimento ventilato di includerla nella 'lista nera' dei siti "in pericolo", e a raccomandare invece che la questione rimanga sotto revisione per altri due anni. Lo riferisce 'in esclusiva' il quotidiano The Australian, secondo cui una bozza di raccomandazione del Comitato, che sarà resa pubblica domani a Parigi, avrebbe respinto la linea dura promossa da scienziati e organizzazioni ambientaliste. Confermerebbe invece la decisione dello scorso anno di mantenere la pressione sul governo federale australiano e su quello del Queensland, perché frenino l'espansione di miniere di carbone e di strutture portuali e investano sostanzialmente nel migliorare la qualità dell'acqua. La decisione finale sarà presa nella riunione annuale dei 21 paesi del Comitato, in programma dal 28 giugno all'8 luglio a Bonn. Il governo australiano ritiene di aver fatto abbastanza per scongiurare una decisione che danneggerebbe gravemente l'immagine dell'Australia e in particolare il turismo. Secondo un piano di sostenibilità a lungo termine presentato in marzo, i sedimenti provenienti dal dragaggio dei fondali per l'espansione di uno dei più grandi porti di carbone al mondo, ad Abbot Point, verranno smaltiti a terra anziché all'interno del parco marino della Barriera. Inoltre il piano presenta obiettivi per migliorare la qualità dell'acqua riducendo gli scarichi agricoli e promette norme di protezione della vegetazione e dei fiumi presso la costa. Secondo le organizzazioni ambientaliste, Greenpeace e WWF in testa, tuttavia il piano però non fa nulla per contenere il cambiamento climatico, la maggiore minaccia per la barriera. L'Australia deve scegliere fra l'espansione delle miniere di carbone e una Barriera in buona salute, e purtroppo questo piano sceglie ancora il carbone, sostengono. Nove nuove miniere sono programmate nell'entroterra del Queensland, producendo carbone che a piena capacità emetterà 705 milioni di tonnellate di CO2, osservano. E nonostante sia stato abbandonato il piano di scaricare in mare i 5 milioni di tonnellate di sedimenti di drenaggio per ingrandire il porto di Abbot Point, la sua espansione aumenterà la quantità di polvere di carbone che raggiugerà la Barriera, oltre al rischio che le navi da carico colpiscano balene e dugonghi. (ANSA).

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