In Mediterraneo 200mila tartarughe catturate accidentalmente

 (ANSA) - ROMA, 14 APR - Ogni anno sono oltre 130 mila le tartarughe marine della specie Caretta caretta che nel Mediterraneo rimangono vittime di catture accidentali da parte dei pescatori professionisti e di queste oltre 40mila muoiono, mentre se si considerano tutti i pescherecci comunitari e le migliaia di piccole imbarcazioni da pesca che operano nei paesi africani che si affacciano sul Mediterraneo, si arriva a una stima di 200 mila catture e 70 mila decessi.

I dati, allarmanti, hanno fatto scendere in campo gli stessi pescatori, che grazie al progetto Tartalife finanziato dalla Commissione europea puntano a salvaguardare questa specie protetta. Per ridurre la cattura accidentale delle tartarughe marine con le reti a strascico, TartaLife sperimenterà in alcune delle marinerie italiane un dispositivo meccanico denominato 'Turtle Exculder Device', una griglia cucita all'interno della rete, prima del sacco terminale, che ha il compito di sbarrare la strada alla tartaruga ma non al pesce. Sarà poi promosso l'uso di ami circolari, che riducono la cattura e l'ingestione degli ami da parte delle tartarughe senza interferire nella cattura di tonni e pesci spada. Sarà inoltre sperimentato un dispositivo elettroacustico denominato 'Sea Turtle Acoustic Repellent' per tenere lontane le tartarughe dalle reti da posta. Il progetto, coordinato dall'Istituto di scienze marine del Consiglio nazionale delle ricerche di Ancona, vede la partecipazione del consorzio Unimar che raggruppa le associazioni di categoria Agci Agrital, Federcoopesca e Lega Pesca. Partecipano inoltre la Provincia Regionale di Agrigento, l'Ente Parco Nazionale dell'Asinara, la Fondazione Cetacea Onlus, ò'Associazione Centro Turistico Studentesco e giovanile CTS, l'Area Marina Protetta Isole Egadi, Legambiente Onlus e l'Area Marina Protetta Isole Pelagie Cooperativa. (ANSA).