Allarme di Confindustria Toscana, serve nomina a Porto Viareggio
A rischio centinaia di posti di lavoro
06 luglio, 11:24 Il Porto di Viareggio è bloccato, le imprese soffrono, servono scelte immediate. Manca la nomina del segretario dell'Autorità Portuale che interessa Viareggio, il Giglio, Marina di Campo e Porto Santo Stefano. L'allarme arriva da Confindustria Toscana che si definisce "preoccupata e incredula".
Regione e sindaco non trovano l'accordo a danno del territorio e per Confindustria Toscana "serve un tecnico, anche a termine, ma subito. Perché ci sono centinaia di posti di lavoro a rischio".
Il mondo della nautica mostra, anche nel post Covid, fatturati in crescita, i dati a fine 2022 hanno registrato un incremento del 30% rispetto all'anno precedente con un valore che va oltre i 6 miliardi di euro di cui l'86% di export.
La Toscana è campione nella produzione di yacht di grandi dimensioni con altissimi standard qualitativi che fanno della manifattura italiana un punto di riferimento mondiale. Accanto alla produzione uno spazio economico fondamentale viene dal refit (manutenzione) che dà lavoro a migliaia di addetti.
Le imprese hanno bisogno di spazi in cui operare, di infrastrutture per la viabilità adeguate per consentire il transito di mezzi anche pesanti. Mentre i porti necessitano di fondali, spazi e banchine adeguate per ospitare le navi importanti.
Comuni, Regioni e Autorità portuali hanno fatto molto negli anni, ma non basta, le imprese devono poter crescere, e l'inspiegabile diatriba politica ormai da troppo tempo causa ritardi e problemi. Abbiamo la necessità di avere nei posti "chiave" persone di alto profilo, con grande esperienza alle spalle e alta capacità di indirizzo e controllo delle attività.
E' questo il caso dell'autorità portuale di Viareggio. Le diatribe tra Enti non fanno bene a nessuno in particolare alle imprese. Ostacolare l'operatività delle aziende in questo momento è un sacrilegio. Per questo chiediamo a Comune e Regione di concordare una scelta di un tecnico di alto profilo, scelta questa che porrebbe fine alle incertezze. Questo il grido di allarme di Confindustria, attraverso il proprio coordinatore di commissione nautica Giovanni Costantino. (ANSA).