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Porti: Uiltrasporti, Hapag Lloyd abbandona lo scalo di Cagliari

Chiesto incontro a Salvini, lettera anche da Filt Cgil e Fit Cisl

01 aprile, 18:18
Porti: Uiltrasporti, Hapag Lloyd abbandona scalo Cagliari Porti: Uiltrasporti, Hapag Lloyd abbandona scalo Cagliari

 "La Hapag Lloyd, la principale compagnia navale che opera nel Porto Canale di Cagliari, ha deciso di cancellare lo scalo cagliaritano dalle proprie rotte". Lo denuncia la Uiltrasporti Sardegna citando alcune notizie di stampa sulle nuove rotazioni delle linee che fanno scalo nel Terminal Contenitori cagliaritano operate dalla Cict, unico cliente del Porto Industriale di Cagliari, controllato da Contship Italia. In particolare, secondo il sindacato, sono destinate a sparire le linee MCA col Canada, MGX con il Golfo del Messico e Stati Uniti Orientali, MPS con gli Stati Uniti Occidentali, LEX con Mediterraneo Orientale ed Egitto.Proprio per esporre la drammatica situazione dello scalo cagliaritano la Uiltrasporti Sardegna, dopo i ripetuti appelli al ministro dei Trasporti Toninelli, ha chiesto di incontrare il vicepremier Matteo Salvini in occasione della sua visita a Cagliari in programma il prossimo 2 aprile. "Il Porto Canale rischia di chiudere i battenti tra appena trenta giorni nell'assordante silenzio istituzionale e politico - evidenzia il segretario regionale Uiltrasporti Sardegna William Zonca -: l'isola sarà tagliata fuori dai mercati con ripercussioni devastanti nell'import/export delle proprie imprese"."Contestiamo con forza - prosegue Zonca - l'imperdonabile atteggiamento del Management Contship, assente con colpevolezza da ormai troppo tempo. Denunciamo altresì quella che ormai è un'evidente fuga di Contship e della casa madre Eurokai, che per 16 anni hanno spremuto la realtà sarda portando a casa importanti utili di bilancio senza compiere alcun investimento significativo sul Porto e lasciando in stato di abbandono un Terminal che oggi rischia di essere invendibile a causa delle imperdonabili carenze infrastrutturali e di promozione commerciale. La conseguenza di questo disastro - conclude Zonca - è che oltre 700 lavoratori tra diretti Cict/Contship, indiretto e indotto, saranno licenziati o dovranno fare ricorso agli ammortizzatori sociali. Si tratta dell'emergenza sociale di un intero territorio che non può essere ulteriormente ignorata". Dopo l'allarme lanciato della Uiltrasporti anche i segretari Filt Cgil e Fit Cisl, Massimiliana Tocco e Corrado Pani, temono per il futuro dei 700 lavoratori del porto industriale di Cagliari, che rischia di restare senza navi container. Per questo motivo i due sindacati hanno inviato una lettera al vicepremier Matteo Salvini che chiedergli un "incontro urgente da ritagliare nel corso della sua visita già programmata il 2 aprile a Cagliari". Nel frattempo, i segretari Filt Cgil e Fit Cisl denunciano in una nota congiunta "l'atteggiamento tenuto in tutti questi mesi da Contship Italia e il silenzio e l'indifferenza mostrata dai politici che non si sono minimamente preoccupati della crisi del porto né tanto meno di ragionare di un suo rilancio mentre come sindacati da tempo cerchiamo di richiamare l'attenzione sulla grave situazione chiedendo interventi mirati". L'ultimo incontro ufficiale era stato promosso a dicembre 2017 dal sindaco di Cagliari Massimo Zedda: al tavolo parteciparono Regione, Camera di Commercio, Confindustria e Autorità Portuale e si risolse in un nulla di fatto. Da quel momento la situazione è peggiorata: "L'intera portualità cagliaritana si muove sul filo del rasoio in un clima di incertezza non più sostenibile, soprattutto in considerazione del fatto che i players del settore stanno definendo le proprie strategie in Europa e in Italia". In questo quadro, due giorni fa sindacati e lavoratori hanno appreso, direttamente dalla presidente di Contship Italia Cecilia Battistello, che ci sono state interlocuzioni con Msc e Cma-Cgm per riportare contenitori e traffici ma non c'è stata alcuna intesa e che nei prossimi giorni la Contship cercherà di trattare con Happag Lloyd affinché confermi la sua presenza nello scalo cagliaritano. "Non c'è ancora nulla di ufficiale - osservano i sindacati - ma non si può certo non essere allarmati per il quadro delineato dalla presidente e per il contesto generale".(ANSA).

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