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Trieste e Genova, porti della Via Seta in Europa

Si parte da infrastrutture e logistica,ma niente scambi azionari

23 marzo, 20:09
Trieste e Genova, porti della Via Seta in Europa Trieste e Genova, porti della Via Seta in Europa
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(di Francesco De Filippo)  Genova e Trieste sanciscono il loro ingresso nella Via della Seta marittima, la Belt & Road Initiative. Ad oggi le due città sono, teoricamente, terminale di quell'epico programma, per merci salpate dalla Cina e giunte nel Mediterraneo attraverso lo stretto di Suez. Risalendo Adriatico e Tirreno, i cargo evitano almeno altri quattro giorni di navigazione per doppiare Gibilterra e giungere agli scali del Nord Europa, facendo risparmiare cifre considerevoli agli armatori. A Trieste e a Genova container, rimorchi e quant'altro vengono caricati sui treni e in breve raggiungono qualunque destinazione in Europa centro-orientale.

Per il momento, gli accordi prevedono infrastrutture e logistica, ma le intese sono generiche: potranno trovare articolazione nei modi più confacenti alle parti. A stringere la cooperazione con i due porti è il colosso CCCC, China Communication Construction Company, braccio operativo del governo per le infrastrutture. Stamani è stato con il leader del gruppo, Song Hailang, che le due Autorità hanno siglato intese.

Nello specifico, l'accordo per Genova prevede interventi per lo sviluppo dello scalo, in qualche modo anche legati al crollo del ponte Morandi: il più importante è il faraonico progetto da un miliardo per la nuova diga (una delle due iniziative italiane inserite fra i progetti strategici della EU-China Connectivity Platform, per rafforzare le connessioni di trasporto tra Europa e Asia e aumentare la competitività del sistema portuale del Nord Italia). Altri investimenti pubblici sono destinati ad altri interventi in ambito portuale, come a Sestri Ponente, dove lo stabilimento Fincantieri andrà esteso. Tutte iniziative che potrebbero raddoppiare i volumi (da 1 a 2 milioni di TEU) e le entrate (da 11 a 20 milioni di euro).

Con Zeno D'Agostino, presidente Autorità di Trieste, Mr. Song Hailang ha invece formalizzato un accordo sulle infrastrutture ferroviarie collocate nell'ambito portuale, in particolare le nuove stazioni di Servola e Aquilinia, rientranti nel progetto "Trihub", piano di rinforzo del sistema infrastrutturale ferroviario nell'area fra Cervignano del Friuli, Villa Opicina e Trieste, in collaborazione con il gestore della rete ferroviaria italiana RFI. Trihub ha tre finalità: oltre alla ferrovia, c'è la possibile partecipazione del Porto al progetto di CCCC per la costruzione e gestione di un grande terminal intermodale a Kosiče (Slovacchia), e, soprattutto, progetti logistico- industriali congiunti in Cina, per facilitare i flussi logistici e il commercio dall'Italia verso Pechino. Lo sottolinea anche il presidente dell'Authority, Zeno D'Agostino: "Il nostro impegno è supportare le esportazioni in Cina e nel Far East delle nostre PMI, che non hanno le dimensioni idonee ad affrontare questo tipo di investimenti. L'Autorità di Sistema si mette a disposizione delle imprese italiane per sviluppare in Cina piattaforme logistiche e portuali che permettano al Made in Italy di raggiungere i flussi commerciali verso questo grande mercato in espansione." D'Agostino ha partecipato anche a incontri b2b con importanti soggetti cinesi, fra i quali Power China. (ANSA).

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