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Ucina, con Amico idee inconciliabili per la darsena nautica di Genova

Comitato portuale potrebbe decidere una convivenza sulle aree

30 luglio, 15:11

"I numerosi tentativi di trovare un accordo con i cantieri Amico & Co, reiterati nell'ultimo anno, non hanno avuto esito positivo sia per l'inconciliabilità delle visioni esistenti sia per l'ingiustificato rifiuto del cantiere Amico di impegnarsi a non organizzare eventi in concorrenza con il Salone Nautico internazionale di Genova". Ucina, che attraverso la sua società I Saloni Nautici organizza e gestisce il Nautico, "gela" con una nota l'ipotesi di un accordo di convivenza sulle aree della darsena nautica della Fiera. Sul tavolo del Comitato di gestione dell'Autorità di sistema portuale del Mar ligure Occidentale (Genova e Savona) che domani sarà chiamato ad assegnare la concessione per i prossimi anni della darsena ci sono le proposte complessive di Saloni Nautici e Amico & Co. Ma è possibile che si decida per una divisione funzionale delle aree fra i due, per garantirne l'utilizzo tutto l'anno e dare anche un respiro al cantiere che perderà spazi per fare posto alla Torre Piloti. L'ipotesi non piace a Ucina. "Saloni Nautici - specifica - persegue continuativamente con le sua attività un interesse pubblico, la salvaguardia e lo sviluppo del Salone Nautico nonché quelle di hub permanente dedicato alla nautica da diporto e alle attività sportive e di cultura del mare, attraverso eventi dedicati ai giovani e di natura sociale con la Federazione Italiana Vela". Mentre il progetto di Amico & Co di servizi complementari alla riparazione/refit degli yacht "risulta perseguire invece un interesse privatistico e imprenditoriale della Darsena nautica, con limitate ricadute positive sul territorio" scrive Ucina che contrappone vocazione pubblicistica e privatistica. Dare spazio a entrambi i progetti "determinerebbe l'asservimento del Salone Nautico e delle attività diportistiche, sportive e sociali di promozione della cultura del mare" di interesse pubblico, alle esigenze "di una iniziativa imprenditoriale di un singolo operatore privato, legittime se non in contrasto, come in questo caso, con le finalità che si intendono attribuire all'area nell'ambito del più ampio progetto di Waterfront di Levante e con le determinazioni espresse nel protocollo sottoscritto con Ucina nel settembre 2017".

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