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Porti: Venezia, seminario su cybersecurity transfrontaliera

Progetto 'Secnet' con scali Trieste e Capodistria

27 febbraio, 16:09
(ANSA) - VENEZIA, 27 FEB - Si è svolto oggi al Porto di Venezia il seminario transfrontaliero relativo alla security e cyber security parte del progetto europeo "Secnet", avviato a Trieste lo scorso ottobre e che ha ricevuto un co-finanziamento pari a 1,3 milioni di euro - di cui 250 mila per il solo Porto di Venezia - nell'ambito del Programma Interreg Italia-Slovenia, con l'obiettivo di rafforzare la capacità istituzionale e la governance transfrontaliera nella security portuale puntando ad accrescere la competenza dei porti con l'ausilio di sistemi informatici e fornendo competenze tecniche e specialistiche comuni a livello transfrontaliero.

Ai tre porti partner del progetto (Venezia, Trieste - capofila - e Capodistria) spetta il compito di avviare un piano d'azione congiunto per potenziare la difesa delle reti informatiche (cybersecurity) e la difesa delle aree portuali dall'accesso di soggetti non autorizzati tramite l'implementazione di concrete azioni pilota. Con l'organizzazione del seminario odierno Venezia anticipa di fatto un'esigenza dei responsabili della sicurezza dei porti nord adriatici: le misure aggiuntive e non coordinate di security si traducono spesso infatti in una più lenta movimentazione della merce e quindi in una minore competitività dei porti, a discapito dello sviluppo economico dei territori.

Ad aprire i lavori il Segretario Generale dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Settentrionale, Martino Conticelli, il quale ha sottolineato quanto il tema della cybersecurity rappresenti un aspetto cruciale in un campo a cui Venezia dedica attenzione da tempo; non è infatti un caso l'esito più che positivo dell'ispezione della Commissione Europea di qualche mese fa, tanto che i membri del gruppo ispettivo hanno assunto l'impegno di proporre a Bruxelles che alcune procedure già in uso nei terminal lagunare vengano adottate come buone pratiche anche da altri scali europei.

Il training transfrontaliero ha visto la presenza di oltre 50 Funzionari per la sicurezza portuale provenienti dagli scali del Nord Adriatico, tra i quali anche Chioggia. (ANSA).

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