Porti: Signorini, Genova ingresso meridionale merci Far East
Ma servono navi da 20 mila Teus e treni da 750 metri
24 gennaio, 17:59Il nostro porto deve essere in grado di operare sulle portacontainer di ultima generazione da oltre 20.000 Teus e il sistema ferroviario deve poter far viaggiare treni lunghi 750 metri". Anche Marco Donati, General Manager di Cosco Shipping Lines Italy - joint-venture tra la genovese Cosulich e il gruppo marittimo cinese Cosco - è convinto che Genova possa diventare uno snodo della One Belt One Road: "Cosco ha investito nel porto del Pireo, dove il traffico è passato dai 600.000 Teus del 2010, anno del nostro ingresso, agli attuali 3,6 milioni di Teus, e da dove oggi partono 10 treni alla settimana per l'Europa centrale". Se lo hanno fatto i greci, sostiene Donati, possiamo farlo anche in Italia, "a patto di completare gli investimenti infrastrutturali in corso senza ritardi, di ridurre l'impatto della burocrazia e di rendere più veloci ed efficienti le operazioni portuali". Se queste condizioni verranno soddisfatte, Genova potrà ritagliarsi un ruolo di primo piano: "Non so dove il Governo cinese deciderà di far approdare la Via della Seta in Mediterraneo, ma credo che le rotte andranno verso quei porti che si faranno trovare pronti" conclude Donati. (ANSA).