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Porti: Gioia Tauro, perso il primato nella movimentazione dei container

Nel 2017 diminuzione dell'11%, operatori preoccupati

10 gennaio, 21:04
Porti: Gioia Tauro, perso primato movimentazione container Porti: Gioia Tauro, perso primato movimentazione container

Il porto di Gioia Tauro perde il primato della movimentazione dei container in Italia e chiude il 2017 con perdite che si aggirano intorno all'11% rispetto all'anno precedente. Si torna indietro di tanti anni e si ripresenta il rischio, se anche il 2018 continuerà su questo trend, di nuovi licenziamenti. Un dato che preoccupa molti operatori. Le ragioni della debacle si nascondono dietro il conflitto sempre crescente tra i due soci della Med Center Container Terminal: il gruppo Contship Italia e la Msc, oggi unico cliente di Gioia Tauro. Quest'ultima di recente ha tentato di giustificare il calo dei volumi, scesi inesorabilmente nel secondo semestre del 2107, scaricando le responsabilità sul partner Contship Italia ed accusandolo di ritardare gli investimenti annunciati da tempo nell'ammodernamento del parco infrastrutture e dei mezzi di movimentazione nel terminal di Gioia Tauro. Un'uscita insolita ed in un certo senso anomala, secondo molti osservatori rispetto allo stile del gruppo ginevrino, che apre scenari carichi di interrogativi sui rapporti di forza che oggi si registrano nella gestione del terminal gioiese. La giustificazione dei ritardi sugli investimenti sarebbe una scusa che potrebbe nascondere altro. Anche perché non si riesce a capire perché nel primo semestre Msc movimentava con gli stessi mezzi a Gioia Tauro oltre 40 mila containers la settimana per poi scendere inesorabilmente alla metà. Contship Italia non ha risposto alle accuse dirette del management che fa capo al patron di Msc Gianluigi Aponte, chiudendosi in un silenzio che non fa altro che aumentare i dubbi e le incertezze sul futuro e soprattutto sugli equilibri tuttora esistenti tra i due gruppi. Ma anche su quali saranno le determinazioni ed i veri obiettivi dell'unico attore strategico di Gioia Tauro, l'Msc, che di fatto porta i volumi e mantiene in vita il terminal gioiese. Strategie che sono al vaglio delle istituzioni nazionali e regionali. Nelle settimane scorse i vertici dei due gruppi sono stati convocati dal Ministro dei Trasporti Graziano Delrio, che ha ribadito l'attenzione del Governo sul porto calabrese, tanto che si è fatto carico del finanziamento dell'Agenzia del Lavoro che ha creato una valvola di prospettiva per i 377 portuali licenziati a luglio dello scorso anno. La Msc, che negli incontri romani si era impegnata a mantenere stabili i volumi di traffico, ha clamorosamente disdetto quegli impegni, facendo ripiombare il porto gioiese nel baratro, superato dopo oltre 20 anni da Genova nella leadership italiana della movimentazione di container. Msc, insomma, non ha mantenuto le aspettative, aprendo un conflitto dagli esiti imprevedibili. Un colpo basso, secondo molti, che potrebbe portare ad imporre nuovi assetti nello scalo. Se così fosse ci si troverebbe di fronte a due scenari possibili: Msc potrebbe tentare di smarcarsi da Gioia dopo gli investimenti massicci effettuati in altri scali, 'ammazzando' Gioia Tauro definitivamente. Oppure cercare condizionare Contship Italia puntando a diventare soggetto unico nella gestione del mega terminal.(ANSA).

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