(ANSA) - GENOVA, 09 DIC - Dalla missione a Hong Kong e
Shenzen di fine novembre, organizzata dal Propeller club, gli
spedizionieri genovesi sono tornati con un gemellaggio con i
colleghi di Hong Kong e un'opportunità di crescita in più. "La
logistica legata all'e-commerce è in forte sviluppo - spiega
Alessandro Pitto, il presidente di Spediporto, l'associazione
spedizionieri di Genova - tutti gli spedizionieri che abbiamo
incontrato ci hanno chiesto un punto di appoggio o assistenza in
Italia soprattutto per sdoganamento e consegna della merce al
cliente finale. Ci sono molti esportatori e operatori cinesi che
vendono via internet a clienti italiani, ma per chi compra c'è
l'incognita dei costi della spedizione e di quello che succederà
in dogana. Quindi c'è l'opportunità per lo spedizioniere
doganale di integrarsi in questi circuiti e aiutare le parti ad
avere maggiore certezza e chiarezza dei costi".
Oggi le spedizioni dalla Cina si fanno soprattutto per via
aerea. "Ma in futuro è prevedibile che possano essere anche via
mare" sottolinea Pitto. "Ci sono piattaforme, anche online -
dice - che consolidano le spedizioni, mettono insieme i singoli
pacchi e inviano via aereo, ma se i volumi dovessero aumentare,
come è probabile, molte delle aziende cinesi che esportano
tramite siti come Alibaba dovranno avere una base logistica in
Europa, quindi spedire via mare grandi quantità di merce e poi
fare le consegne da un magazzino in Italia o in Europa: con
tempi più rapidi e magari costi finali inferiori". Di questo, ma
anche del porto di Genova come terminale nel Mediterraneo per la
nuova Via della seta, hanno parlato i protagonisti della
missione a Hong Kong.
Fra gli altri c'era il presidente dell'Autorità di sistema
portuale di Genova e Savona, Paolo Emilio Signorini, che in
Italia porta avanti la battaglia - sostenuto anche dal sindaco
Marco Bucci - di trasformare le Autorità in società per azioni,
anche se il tema lascia freddo il ministro Delrio. "Io sono
d'accordo. Se l'Autorità portuale avesse forma di spa potrebbe
avere meno burocrazia e procedure più rapide e snelle, non tempi
biblici anche per le cose più banali come avviene ora".
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