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Al Sud 20% imprese logistica, prima la modalità marittima

Italia primo paese Ue per merci short Sea Shipping Mediterraneo

15 ottobre, 14:11
Al Sud 20% imprese logistica, prima la modalità marittima Al Sud 20% imprese logistica, prima la modalità marittima

 (ANSA) - NAPOLI, 15 OTT - La logistica è una componente importante del sistema economico italiano: si stima un valore di circa 200 mld. pari al 12,7% del PIL. Tra dipendenti diretti e indotto, dà lavoro a 1 milione di unità. Sono alcuni dei dati emersi dal confronto tra economisti e operatori del settore a confronto oggi nel convegno svoltosi al Banco di Napoli.

In Italia considerando tutti i settori connessi alla logistica sono presenti oltre 160 mila imprese, di cui il 17% sono società di capitale. Il Mezzogiorno vanta la presenza di oltre 45 mila imprese. In Campania, Sicilia e Puglia è concentrato il 70,5% delle aziende del Sud Italia. La strada con il 35,6% e il mare con il 30,5% sono le principali modalità di trasporto delle nostre merci in import-export. Quest'ultima percentuale raddoppia se si considera il Mezzogiorno. È ancora ridotta la quota del traporto merci su ferrovia (2%). Anche nel 1 sem. 2013 l'Italia si conferma il 1 partner negli scambi commerciali con l'area MED con 29,3 miliardi di euro di interscambio e di questi, il 76% (pari a 22,2 miliardi di euro) è ascrivibile al trasporto marittimo. I nostri porti movimentano circa 9,6 milioni di teus, di cui il 46% dagli scali del Mezzogiorno; complessivamente movimentano 466 milioni di tonnellate di merci.

L'Italia è il primo Paese dell'UE 27 per merci movimentate in Short Sea Shipping nel Mediterraneo con 204,4 milioni di tonnellate (37,5% del totale Europa). In Italia vi sono 19 interporti operativi e hanno contribuito allo sviluppo del trasporto intermodale e ferroviario movimentando oltre 1,7 milioni di teu, poco meno di 1 milione di UTI e poco più di 100.000 carri di traffico ferroviario. Secondo elaborazioni di SRM su un panel di oltre 4.400 imprese, il fatturato stimato del settore logistico nel Mezzogiorno è di oltre 8,5 mld . * La Campania. La ricerca ha utilizzato l'interscambio commerciale come uno dei parametri per dare la dimensione della dimensione logistica del Paese; il mare e la strada sono le principali modalità utilizzate dalle imprese campane per gli scambi import-export, con il 46% del valore complessivo della merce nel primo caso ed il 26,3% nel secondo (1 sem 2013). Le imprese dei vari settori connessi alla logistica in Campania sono circa 14mila; un quarto sono società di Società di capitale. L'interscambio commerciale tra la Campania ed il resto del mondo al primo semestre 2013 è pari ad oltre 9,8 miliardi di euro, dovuto per il 51,5% all'import e per la restante quota a flussi in uscita dalla regione. Rispetto all'analogo periodo del 2012, si registra un calo del 3,3%. Per quanto riguarda, invece, le aree coinvolte negli scambi, i primi partner della Campania sono i paesi dell'Unione europea che assorbono il 47,3% del totale; seguono quelli dell'Asia orientale (11,5%) e quelli dei restanti territori europei (10,6%). Le principali merci in entrata/uscita dalla regione riguardano, infine, i prodotti alimentari (17,9% del totale) ed i metalli e i manufatti in metallo (15,8%). La regione è ritenuta dalla ricerca come ''Area a densità logistica'' in quanto possiede requisiti imprenditoriali, infrastrutturali e potenzialità di sviluppo tali da poter rappresentare uno dei territori volano per lo sviluppo del Paese. Per quanto riguarda le opere della Legge 443/01-Obiettivo, l'ultima ripartizione territoriale dei costi del Programma Infrastrutture Strategiche assegna alle opere campane 21,4 miliardi di euro pari al 5,7% del valore nazionale. La maggior parte degli interventi è relativa, tra l'altro alla rete stradale (5,6 miliardi) e ferroviaria (7,2 miliardi). Tra gli interventi logistici principali figurano l'adeguamento ed il potenziamento degli accessi viari e ferroviari dell'hub portuale di Napoli-Salerno (con un costo al 30 settembre 2012 di 261,5 milioni di euro ed una disponibilità del 6,2%) e l'hub interportuale di Nola, Battipaglia, Marcianise/Maddaloni (con un costo di 203,4 milioni di euro ed una disponibilità del 76,7%). (ANSA).

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