/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Via libero definitivo dei ministri dell'energia alle prime tre proposte del pacchetto clima

Via libero definitivo dei ministri dell'energia alle prime tre proposte del pacchetto clima

Stop alla CO2 da auto nuove dal 2035, 40% di contributi nazionali a taglio emissioni, e nuove regole per il loro assorbimento naturale

31 marzo 2023, 13:11

Redazione ANSA

ANSACheck

Ok definitivo ministri energia a primi tre regolamenti del pacchetto clima - RIPRODUZIONE RISERVATA

Dopo l’Europarlamento, anche il Consiglio Ue ha ratificato i primi tre importanti atti legislativi del pacchetto clima “Fit for 55”, lanciato nel 2021 come il più imponente insieme di misure per l’attuazione del Green Deal Ue.

Si tratta del regolamento sugli standard di emissioni di CO2 per auto e furgoni, del regolamento sui contributi nazionali alla riduzione di emissioni per settori come agricoltura e trasporti, e del regolamento sull’uso dei suoli. Il Consiglio ha anche approvato una decisione per adattare al nuovo quadro la riserva stabilizzatrice del mercato Ue della CO2, primo pezzo della riforma dell’Ets.

Il primo, che ha come conseguenza lo stop alla vendita delle auto nuove con motore a diesel e benzina dal 2035, è stato il più difficile da portare a termine. Dopo l’accordo siglato a fine 2022 da Europarlamento e Consiglio Ue, e la sua ratifica da parte della plenaria dell’Eurocamera e degli ambasciatori dei Ventisette, l’iter ha subito rallentamenti per il cambiamento di parere di Italia e Germania, con quest’ultima soprattutto a fare da ago della bilancia.

Dopo un mese di trattative, Berlino è tornata ad appoggiare l’accordo dopo che la Commissione si è impegnata per iscritto a proporre atti legislativi sugli e-fuel. Il percorso indicato dalla Commissione è quello dell'atto delegato in prima istanza, e della (già prevista) revisione di medio termine del 2026 come ultima. Scelta sofferta a Palazzo Berlaymont, con le iniziative in arrivo che molto probabilmente guarderanno a "elettro-carburanti" fatti con CO2 da Direct Air Capture, ed escluderanno la CCUS. Una tecnologia e una filiera produttiva tutte da inventare, su cui la Commissione ha concesso, obtorto collo, il beneficio del dubbio. Dubbi che non ha sui biocarburanti, su cui l’Italia chiedeva un'apertura. Problemi di approvvigionamento di biomassa vegetale in scala sufficiente a rifornire milioni di automobili, emissioni indirette dalla messa in coltivazione di nuove terre e competizione con le colture alimentari sono contro la sostenibilità dell'opzione biofuel. L'Italia, però, sostiene di avere solidi argomenti per poter dimostrare il contrario.

La revisione del regolamento sulla “condivisione degli sforzi” (Effort Sharing Regulation, Esr) stabilisce obiettivi annuali vincolanti di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra per gli Stati membri in settori attualmente non inclusi nel sistema di scambio di quote di emissione dell'Ue (Ets). Il testo finale mantiene la proposta della Commissione europea di aumentare l'obiettivo di riduzione delle emissioni per i settori Esr (edilizia, agricoltura, rifiuti, piccola industria e trasporti) dal 29% al 40% entro il 2030, rispetto ai livelli del 2005. Per l’Italia, il target è del 43,7%.

Il regolamento LULUCF (Land Use, Land Use Change, and Forestry) si propone come una cura ricostituente per l’assorbimento della CO2 dalle foreste, che nonostante l'aumento delle superfici in alcuni Paesi hanno perso in capacità di catturare carbonio. Il regolamento aumenta l'obiettivo dell'Ue per l'assorbimento netto di carbonio da parte dei “pozzi” naturali a 310 milioni di tonnellate di CO2 equivalente entro il 2030, con misure per invertire la tendeza.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.