"Con i piani nazionali di ripresa e resilienza (Pnrr) in tutta Europa ci sono investimenti nella connettività che si ricollegano al Decennio digitale" ma "vediamo che il dispiegamento del 5G non è assolutamente omogeneo, in alcuni Stati membria siamo a un terzo o anche al 50%, ma in altri al 20%, che poi dove si attesa la media europea". Lo ha detto la vicepresidente della Commissione europea, Margrethe Vestager, parlando in conferenza stampa per la presentazione della Carta dei diritti digitali Ue.
"Non sempre tutti gli obiettivi si riescono a realizzare", ma sul digitale e il 5G "abbiamo veramente i fondi per farlo. Così come abbiamo delle linee guida e degli orientamenti sugli aiuti di Stato che permettono di garantire sostegno al dispiegamento della connettività nelle aree a fallimento di mercato", ha ricordato Vestager.
Per garantire che la connettività sia rafforzata in tutto il Continente, Bruxelles è anche impegnata a intervenire con la realizzazione di un sistema basato sullo spazio, ha aggiunto il commissario europeo per il Mercato unico, Thierry Breton, che in questi giorni ha annunciato la presentazione "nelle prossime settimane" il progetto per una costellazione di satelliti per comunicazioni sicure per avere un primo servizio disponibile nel 2024.
Una volta presentata la proposta, "conto che gli Stati membri e il Parlamento europeo agiscano rapidamente, in modo da poter concludere i negoziati in un anno e che i primi servizi vengano schierati già nel 2024. È ambizioso, ma fattibile", ha evidenziato Breton, spiegando che questa infrastruttura di connettività basata sullo spazio ha lo scopo di fornire l'accesso Internet ad alta velocità e porre fine alle "zone morte", garantire la "ridondanza con le infrastrutture terrestri così da consentire all'Europa di rimanere connessa qualunque cosa accada alle reti terrestri, un imperativo per la nostra resilienza".
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