"Si doveva allargare tempestivamente il campo della ricerca a livello europeo ed evitare i ritardi sulle autorizzazioni ai reimpianti, ritardi che hanno favorito speculazioni e confusione a danno degli agricoltori pugliesi", "Ricordiamo, inoltre, che la xylella non doveva entrare in Europa ed invece è oggi una piaga per i territori pugliesi anche a causa dei mancati controlli europei alle frontiere - prosegue la nota -. Adesso bisogna evitare la sanzione che sarebbe un'ulteriore ingiustizia per i cittadini e per la Puglia. Per questo, chiediamo che le risorse, anziché punire i cittadini vengano destinate in modo tempestivo e adeguato per rilanciare l'economia delle zone colpite dalla Xylella, nel quadro di un progetto complessivo di sviluppo dell'agricoltura biologica".
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