Il nuovo presidente
dell'Eurogruppo che sostituirà l'uscente Jeroen Dijsselbloem
"deve restare della famiglia politica socialista" e non andare a
un esponente dei popolari che occupano già tutte le cariche Ue
principali. E' la richiesta del gruppo S&d, all'avvicinarsi
della nomina prevista il 4 dicembre. I socialisti europei, però,
sottolineano gli europarlamentari del gruppo Udo Bullmann e
Pervenches Berès in una nota, "restano impegnati per l'idea che"
si debba cambiare l'attuale sistema e che la presidenza
dell'Eurogruppo vada assegnata "al commissario responsabile per
gli affari economici che dovrebbe diventare un vicepresidente
della Commissione", con un modello simile al "doppio cappello"
previsto per l'Alto rappresentante Ue per la politica estera.
Federica Mogherini infatti siede sia alla Commissione Ue che al
Consiglio Ue. Questa è "una soluzione durevole che aumenterebbe
la responsabilità democratica dell'Eurogruppo", sottolineano
Berès e Bullmann. Il commissario Pierre Moscovici in passato si
è già detto interessato alla carica.
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