"Oggi abbiamo risposto con i
fatti a Trump e a chi in Italia pensa che ambiente ed economia
siano in contraddizione". Questo il commento dell'eurodeputata
del PD-S&D Simona Bonafé, membro della Commissione Ambiente
dell'Eurocamera, dopo il voto di oggi a Strasburgo sugli impegni
paese per paese da qui al 2030, per la riduzione delle emissioni
di CO2. "Gli obiettivi nazionali", scrive ancora Bonafé in una
nota congiunta con la capodelegazione Pd Patrizia Toia,
vicepresidente della Commissione industria, "sono stati
calibrati in base al Pil procapite per non ostacolare la
crescita, aumentando la riserva di permessi di emissioni" in
modo da "riconoscere pienamente gli sforzi fatti dall'Italia e
valorizzare in modo flessibile le specificità dei diversi
territori: da quelli a vocazione più industriale fino a quelli a
vocazione agricola o boschiva".
"Il voto di oggi - afferma Toia - è una buona notizia per
l'ambiente e per la crescita economica europea, perché oramai è
chiaro che si tratta di due obiettivi che non sono in
contraddizione ma che anzi vanno nella stessa direzione". In
particolare, sottolinea ancora Toia, "è positivo che, così come
chiesto dal Governo, siano state riconosciute le specificità
territoriali ed economiche dell'Italia", concedendo "maggiore
flessibilità nel raggiungimento dei target nazionali, ma senza
derogare dall'obiettivo di passare ad un'economia a basse
emissioni".
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