Borghezio scrive che "sul tema, il Tesoro Italiano ha eretto una cortina di silenzio che ha coperto tutti i dati relativi ai contratti sui derivati e alle clausole che hanno favorito le banche, determinando, per gli effetti negativi sul debito pubblico italiano, un danno reale di 23,5 miliardi di euro (2011-2015) e ancora, potenzialmente, di 36,5 miliardi di euro".
Borghezio pertanto chiede: "Come valutano la Commissione e la Bce, nel merito, la politica di finanza creativa sui derivati dei governi italiani e la poca trasparenza sui contratti? Non intende la Commissione dare vita ad una commissione d'inchiesta sui rilevanti danni provocati da tali contratti sui derivati e dall'applicazione delle relative clausole all'Erario e all'entità del debito pubblico italiano?".
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