A quais tre mesi dal referendum
che ha chiesto la Brexit, l'Unione europea - alle prese con la
crisi dei migranti ed una ripresa economica stagnante - apre il
cantiere sul suo futuro. "L'Europa ddei 28 è l'oggi, quella a 27
è l'avvenire, quella a 19 dell'Eurozona è il cuore pulsante
della Ue" dice il Commissario per gli affari economici, Pierre
Moscovici, riferendo oggi al Parlamento europeo sulla riunione
del G20, alla vigilia dell'annuale Discorso sullo Stato
dell'Unione che domani Jean Claude Juncker presenterà a
Strasburgo. E venerdì i 27 capi di stato e di governo si
riuniranno a Bratislava, riunione dal sapore più simbolico che
pratico. La Brexit, che doveva essere al centro della riunione,
in assenza di decisioni da parte del governo di Londra che non
invocherà l'art.50 prima del prossimo anno non sarà argomento
delle conclusioni. "Il tema sarà quello di riprendere il
controllo politico del futuro comune" ha detto il rpesidente del
Consiglio europeo, Donald Tusk.
Uno dei punti fermi del rilancio dell'Europa senza la Gran
Bretagna sarà la difesa comune. L'alto rappresentante, Federica
Mogherini, presenterà "entro la fine dell'anno" un piano
ambizioso, che permetta un maggiore coordinamento e lo sviluppo
dell'industria europea della difesa.
Nel Discorso sullo Stato dell'Unione, secondo quanto trapela
alla vigilia, Juncker presenterà una "agenda positiva" in cui
affronterà tutti i temi della crisi. E' atteso un rilancio sul
piano di investimenti, il via libera al 'migration compact', ma
anche un rilancio sulle politiche per la crisi dei rifugiati e
dei migranti, la riconferma della lotta all'eluzione e
all'evasione fiscale ed il rafforzamento della sicurezza, tanto
esterna quanto interna in chiave antiterrorismo. E' anche
previsto che Juncker delinei le grandi linea di un piano per la
difesa europea, che prevede non un esercito europeo ma un
quartiere generale militare e civile a Bruxelles.
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