Dopo la decisione di ieri sul rilascio, ha spiegato l'ong, Kilic era stato condotto fuori dal carcere e subito trasferito sotto custodia della gendarmeria turca per un nuovo mandato di cattura emesso nei suoi confronti.
Stamani è poi giunta la marcia indietro del tribunale.
La direttrice per l'Europa di Amnesty, Gauri van Gulik, si è intanto recata ad Ankara per discutere il caso direttamente con il ministro degli Esteri turco, Mevlut Cavusoglu. "Il tribunale ha cambiato idea... Perché? Chi può dirlo, nessuna spiegazione fornita. Devastante per la famiglia e un affronto per la giustizia", ha scritto van Gulik su Twitter.
A processo insieme ad altri 10 attivisti per i diritti umani, tra cui anche la direttrice di Amnesty in Turchia, Idil Eser, Kilic è accusato di legami con la presunta rete golpista di Fethullah Gulen ed è l'unico degli imputati ancora in carcere.
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