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Balcani: Consiglio d'Europa, riconciliazione in stallo

Balcani: Consiglio d'Europa, riconciliazione in stallo

Muiznieks, politici devono collaborare su passato e per futuro

STRASBURGO, 21 novembre 2017, 16:00

Redazione ANSA

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"Sono preoccupato che il processo di riconciliazione si sia bloccato e che crescenti divisioni etniche e una polarizzazione nella regione si stiano sostituendo ad esso". A lanciare l'allarme è Nils Muiznieks, commissario dei diritti umani del Consiglio d'Europa, in un documento in cui valuta quanto avvenuto nell'ultimo decennio sul fronte della riconciliazione, e indica ai leader politici "che è arrivato il momento di lavorare assieme per affrontare le questioni del passato e forgiare una visione comune del futuro".

Muizniks sottolinea che negli ultimi anni i paesi della regione hanno fatto molti passi avanti "importanti" per allineare le loro leggi e pratiche con gli standard europei e internazionali, ma che "i recenti segni di regressione rischiano di compromettere il progresso fatto sinora".

Il commissario punta il dito in particolare contro la negazione del genocidio, la glorificazione di criminali di guerra e i tentativi di riabilitare persone coinvolte in crimini commessi durante la guerra, il revisionismo storico, i discorsi infiammatori di certi leader politici e la persistente segregazione etnica nelle scuole. "Per invertire questa tendenza, dice Muiznieks, i politici, traendo lezioni dal passato, devono mettere da parte i loro obiettivi a breve termine e focalizzarsi sul rafforzamento della coesione sociale invece d'amplificare le divisioni etniche". Inoltre il commissario sottolinea l'importanza di "scoprire la verità sul destino di tutte le persone disperse, di lottare contro l'impunità per tutti i crimini commessi durante la guerra, e garantire alle vittime l'accesso alla giustizia e ai risarcimenti". (ANSA)

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