La Commissione aveva avviato una procedura d'infrazione per la legge sull'istruzione, ritenendola causa di una limitazione ingiustificata della libertà dei servizi, una delle libertà fondamentali dell'Ue. Come primo passo, Bruxelles ha chiesto al governo Orban di cambiare la normativa. Secondo i legali del governo, invece, la legge non viola nessuna regola europea, e per questo il governo non intende cambiare nulla. A questo punto, la procedura approderà alla Corte europea, il cui verdetto potrebbe obbligare Budapest a una modifica: ma il processo finirà in tempi lunghi, mentre la Ceu, nei termini della legge in questione, non potrà iniziare un anno accademico nuovo a gennaio. "Un nuovo schiaffo all'Ue", ha commentato il partito centrista Insieme.(ANSA)
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