"Nadia e Lamiya - prosegue - hanno dato prova di un coraggio davvero fuori dal comune, trasformandosi da vittime a simboli di forza e libertà e, con la testimonianza che ora portano in tutto il mondo, danno un contributo fondamentale alla lotta contro l'Isis, i cui orribili crimini dovranno essere giudicati dalla Corte penale internazionale per fare finalmente giustizia".
"Durante il mio breve soggiorno - conclude Benifei - ho visitato il quartier generale della prima linea delle truppe Peshmerga ancora impegnate a respingere l'Isis dall'Iraq. Sono orgoglioso del sostegno che l'Unione europea fornisce alla loro lotta, attraverso atti politici e mezzi concreti come l'aiuto umanitario. Un sostegno che il Premio a Nadia e Lamiya conferma e che deve proseguire fino alla liberazione totale e alla stabilizzazione del Paese".
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