L'Unione europea ha firmato col
Mali il primo dei 'compact' con i paesi africani per facilitare
i ritorni dei migranti le cui richieste d'asilo in Europa sono
state respinte. E' il primo degli accordi il cui obiettivo per
frenare l'immigrazione affrontandone le cause nei paesi di
origine e transito. L'accordo è stato firmato ieri, a nome della
Ue, dal ministro degli esteri olandese, Bert Koendeers, che già
nella primavera scorsa - sotto la presidenza di turno olandese -
era stato in Mali, Ghana e Costa d'Avorio per aprire i
negoziati. "Soltanto attraverso questo tipo di cooperazione
possiamo affrontare il problema alla radice", ha detto Koenders.
La partnership implica l'impegno europeo per rafforzare le
capacità dei servizi di sicurezza del Mali, accordi per l'
identificazione dei migranti irregolari con l'assistenza di
funzionari del Mali in Europa e la fornitura di documenti per il
rientro in patria. Inoltre prevede una serie di iniziative per
favorire il lavoro giovanile in Mali. "I giovani possono dare un
grande contributo al futuro del loro paese. Dobbiamo evitare che
i maliani si mettano in cammino verso il Nord Africa e l'Europa
mettendo a rischio le loro vite finendo nelle mani dei
trafficanti di esseri umani", ha aggiunto Koenders.
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