Nella proposta si prevede "il trasferimento di una proporzione ben definita di richiedenti asilo ad altri Stati membri, per permettere un efficace dispiegamento delle operazioni sul terreno e salvaguardare i diritti delle persone coinvolte".
"Mentre tutti gli Stati dovrebbero partecipare a tali trasferimenti - si legge nel documento - possono decidere di trasferire solo determinate categorie, come quelle con tassi di riconoscimento alto o basso (di principio, su integrazione o rimpatri). Gli Stati possono anche prevedere il trasferimento solo di gruppi vulnerabili, come i minori non accompagnati, i cui bisogni non possono essere affrontati da uno Stato membro in crisi. Il livello/intensità di tali trasferimenti dovrebbe prendere in conto la severità della crisi ed il suo impatto sulla capacità dei Paesi colpiti di ospitare e trattare i casi dei migranti".
Oltre a questo si prevede una "mirata e proporzionale chiusura delle frontiere in linea col Codice Schengen ed altre misure aggiuntive, per evitare i movimenti secondari (come detenzione ove necessaria e proporzionale)".
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