Dando un giudizio molto negativo
sul rilascio dal carcere del Tpi per ragioni di salute del
leader ultranazionalista serbo Vojislav Seselj, il ministro
della giustizia croato, Orsat Miljenic, ha fatto intendere che
Zagabria, da poco più di un anno membro dell'Unione europea,
condizionerà l'avvicinamento della Serbia a Bruxelles con il
trattamento dei sospetti criminali di guerra in quel Paese.
"Belgrado deve attenersi agli stessi criteri che in questa
materia furono imposti alla Croazia durante i negoziati di
adesione, e prima inizieranno, meglio sarà per loro", ha detto.
"È terribile che il Tribunale penale internazionale dell'Aia
(Tpi) in quasi dodici anni non sia riuscito a portare a termine
il processo per crimini di guerra contro Seselj", ha aggiunto
in un'intervista alla radio pubblica lasciando intendere che il
leader ultranazionalista serbo, date le sue precarie condizioni
di salute, non tornerà più né davanti ai giudici, né nella sua
cella del carcere di Scheveningen. (ANSA)
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