Mentre il mare restituisce centinaia di cadaveri (si stimano oltre 800 tra morti e dispersi solo negli ultimi giorni) a Bruxelles si 'affilano' le armi per intensificare la lotta contro i trafficanti di esseri umani, ritenuti "i veri responsabili" di queste tragedie.
Perchè - spiega Michele Cercone, portavoce del commissario europeo agli Affari interni Cecilia Malmstrom - malgrado "tutti gli strumenti" e gli "sforzi" che sono stati messi o saranno messi in campo, la situazione non cambierà "fino a quando i trafficanti di esseri umani saranno liberi di agire".
Per questo nei mesi scorsi è stata varata una direttiva specifica (già trasposta da 26 dei 28 Stati membri, devono ancora adempiere Belgio e Germania) che prevede, tra le altre misure, un inasprimento delle pene.
"Dobbiamo aumentare con urgenza i nostri sforzi per combattere queste orribili attività", tuona la stessa Malmstrom, che si dice "scioccata" dai racconti dei superstiti riportati dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), secondo i quali "il barcone affondato la scorsa settimana a 300 miglia al largo di Malta, sarebbe stato fatto colare a picco di proposito dagli stessi trafficanti, con i quali era in corso un violento scontro".
La Commissione sta già lavorando ad un piano europeo per affrontare il traffico di migranti, focalizzato su un dialogo rafforzato e cooperazione pratica con i Paesi terzi, così come nel migliorare la collaborazione operativa e la condivisione di intelligence tra Stati membri, le principali agenzie Europol, Frontex, Easo, e i Paesi terzi interessati. E presto verrà lanciata anche "un'alleanza delle imprese contro il traffico di esseri umani" mirato alla lotta contro il lavoro nero.
Mentre Amnesty international rivolge un appello perchè l'Ue si mobiliti di più per salvare vite umane, proseguono senza sosta gli sbarchi sulle coste italiane. Anche oggi le navi della Marina militare sono arrivate a Salerno con a bordo 837 migranti; 169 a Catania; 103 a Porto Empedocle; 507 a Vibo.
Intanto vanno avanti le consultazioni tra le autorità italiane e quelle di Frontex per preparare la nuova operazione Triton, l'azione rafforzata di controllo delle frontiere, che a fine anno dovrebbe dare il via al 'phasing out' di Mare Nostrum.
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