Superata con i metodi 'tradizionali' la faglia geologica che attraversa l'arco alpino e messa in sicurezza la zona, l'entrata in funzione della prima delle tre frese previste per il lato italiano indica che "siamo a buon punto" per rispettare i tempi previsti, spiegano dalla Bbt. Ciò significa concludere gli scavi dei 230 km totali di gallerie fra il 2023 e il 2024, e permettere nel 2027 al primo treno ad alta velocità di partire a Sandoz Shaftenau (Austria) e fermarsi alle porte di Bolzano.
Tuttavia, per allungare la tratta di percorrenza da Verona e Monaco di Baviera, così come previsto dal progetto per il 'corridoio' scandinavo-mediterraneo, sarà necessario attendere almeno fino al 2038.
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