"Non accettiamo cartelli che impattano sui consumatori europei, anche se il cartello è organizzato fuori dall'Europa", ha dichiarato la commissaria Ue alla concorrenza Margrethe Vestager. Gli incontri dei vari cartelli sono infatti avvenuti principalmente in Giappone, ma tutti le tre case auto vittime dell'intesa illegale hanno stabilimenti produttivi nell'Ue, senza contare che un'auto su 11 venduta in Europa è giapponese.
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