Bruxelles ha infatti confermato che l'operazione proposta, come inizialmente notificata, sollevava problemi di concorrenza sui mercati per la fornitura di moduli di attuatori idraulici passivi e componenti per veicoli leggeri a costruttori di apparecchiature originali nello Spazio economico europeo (SEE); e cilindri slave per veicoli leggeri sul mercato indipendente dei ricambi per auto in Croazia, Grecia, Ungheria, Lettonia, Slovenia e Regno Unito. Le preoccupazioni sono dovute a diversi fattori, tra cui le quote di mercato elevatissime detenute dall'entità risultante dalla fusione su questi mercati, la difficoltà per i clienti di passare ad altri fornitori e la mancanza di un sufficiente potere dell'acquirente per compensare il potere di mercato dell'entità risultante dalla concentrazione una volta avvenuta l'operazione.
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