"La digitalizzazione dei trasporti è da tempo una priorità europea" e "il futuro è l'interoperabilità dei sistemi informativi su tutta la catena logistica e dunque l'impatto del progetto STM e dell'iniziativa italiana in cui si inserisce va ben oltre il porto e il retroporto", ha sottolineato in un videomessaggio da Bruxelles l'europarlamentare e membro della commissione trasporti e turismo Isabella De Monte. "La digitalizzazione non è un fine ma un mezzo per raggiungere un'amministrazione più efficiente e più vicina a imprese e cittadini", per questo ha messo in evidenza De Monte, "declinare la policy di government in efficaci strumenti di e-administration è un processo in atto che dobbiamo cercare di velocizzare".
La condivisione delle informazioni sta infatti già cambiando il funzionamento dell'intero settore marittimo, che già ora deve adeguare il suo modello di business a un futuro fatto di piattaforme di 'data sharing' sempre più estese e una catena logistica sempre più interconnessa. Già oggi, per esempio, solo in Italia sono ben 237 le navi connesse a sistemi informativi di terra, ed è in questo contesto che per l'Italia il progetto Ue STM rappresenta un grande valore strategico, inserendosi nella più ampia iniziativa di digitalizzazione dei trasporti ed e-administration nazionale. Proprio in questo contesto il presidente della Fondazione CS Mare Evelin Zubin ha evidenziato che "STM è per noi un progetto di visione, nel quale acceleriamo questo processo di utilizzo consapevole e condiviso delle informazioni lungo l'intera catena logistica per ottenere semplificazione ed efficientamento tanto del sistema pubblico, quanto di quello privato. Questo, in ultima analisi, genererà valore traducendosi in opportunità di business, nuove professionalità e benessere".
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