A partire da domani entrerà in
vigore il giro di vite Ue sui test auto per le emissioni, dopo
lo scandalo del Dieselgate. Le nuove regole, che erano state
adottate oltre un anno e mezzo fa, prevedono che i nuovi modelli
siano sottoposti a prove in condizioni di guida reale (Rde), per
eliminare l'enorme discrepanza registrata tra i valori di
emissioni diesel calcolati nei test di laboratorio e quelli
misurati una volta su strada. Inoltre diventano obbligatorie
anche nuove prove di laboratorio più stringenti (Wltp),
armonizzate a livello mondiale. In concreto, le emissioni di NOx
e di particolato, che sono una delle principali cause
dell'inquinamento atmosferico e causa di oltre 400mila morti
premature l'anno nell'Ue, saranno misurate in maniera più
affidabile in condizioni di guida reali (prova Rde). Questa
andrà quindi ad integrare una procedura di prova in laboratorio
nuova e più realistica (prova Wltp) per tutte le emissioni,
comprese quelle di CO2, e il consumo di carburante, nonché le
emissioni di NOx e di altri inquinanti atmosferici. Obbligatorie
dal primo settembre 2017 per tutti i nuovi modelli auto, lo
diventeranno anche progressivamente per tutti gli autoveicoli
nuovi tra il 2018 e il 2019. Anche se il futuro sono le auto a
zero emissioni, per il momento "dobbiamo ripristinare la
fiducia" nel diesel, per questo "è fondamentale disporre di
prove aggiornate e più affidabili per gli autoveicoli nuovi", ha
affermato la commissaria Ue al mercato interno Elzbieta
Bienkowska, ricordando agli stati membri che è loro compito
"dare esecuzione alle norme e adottare nuovi provvedimenti,
insieme a tutte le parti interessate, al fine di ridurre le
emissioni del parco veicoli esistente". La Commissione Ue invita
inoltre stati membri ed Europarlamento ad adottare le nuove
regole sul sistema di omologazione auto che danno maggiori
poteri di supervisione a Bruxelles, sul tavolo da ormai quasi
due anni.
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