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Cina:Scalfarotto,Ue recepito linee rosse Italia antidumping

Cina:Scalfarotto,Ue recepito linee rosse Italia antidumping

In negoziati con Pe ulteriori margini miglioramento

BRUXELLES, 11 maggio 2017, 19:35

Redazione ANSA

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Le "linee rosse" fissate dall'Italia sulla questione dello status di economia di mercato alla Cina sono state rispettate dai 28, e ora il processo legislativo Ue per proteggere dal dumping le imprese ma senza incorrere nelle sanzioni del Wto può procedere. "Siamo soddisfatti perché dopo una battaglia che sembrava solitaria sono state recepite alcune nostre tesi sull'antidumping", in quanto "nel testo che andrà in trattativa con il Parlamento europeo si parla dei cinque parametri in base a cui si può definire tale un'economia di mercato", ha affermato il sottosegretario al commercio internazionale Ivan Scalfarotto a margine del Consiglio Ue commercio. Questo ha fatto il punto sull'adozione avvenuta la scorsa settimana da parte dei 28 della posizione negoziale comune sulla nuova metodologia antidumping che supera il sistema in vigore della 'lista nera' dei Paesi non a economia di mercato. Il negoziato che si dovrà aprire tra Consiglio, Parlamento e Commissione Ue, tra l'altro, ha sottolineato Scalfarotto, "offre ulteriori spazi di miglioramento". L'Italia nella sua battaglia era sola contro gli altri 27, ha ricordato il sottosegretario, ma con la sua battaglia è "riuscita a stabilire che non possono essere considerate economie di mercato quelle che non lo sono". La lista di esempi di distorsione del mercato che la Commissione Ue dovrà ora seguire nel redigere i suoi rapporti su settori produttivi specifici o Paesi - di sua iniziativa o su sollecitazione di stati membri o industria - riprende infatti i 5 criteri che erano quelli che finora definiscono un'economia di mercato. In questi casi di distorsione maggiore, si applicherà direttamente una procedura di calcolo di dazi antidumping rafforzati. Il nuovo sistema, quindi, che "supera il tema del riconoscimento di economia di mercato legato ai singoli Paesi" ma ingloba le modifiche volute dall'Italia, ha spiegato Scalfarotto, "ci consente ora di sbloccare questo passaggio".

L'Italia, infatti, prima del via libera dello scorso mercoledì, aveva bloccato la precedente posizione dei 28, fino all'accoglimento delle sue richieste nel nuovo compromesso.

Appena le nuove regole Ue sulla metodologia per il calcolo dei dazi antidumping entreranno in vigore, l'intenzione di Bruxelles è che sin dal primo giorno siano già pronti e disponibili pubblicamente per industria e stati membri i rapporti su Paesi e settori 'incriminati'. L'ordine con cui questi verranno preparati, spiegano fonti Ue, sarà basato sull'attuale regolamento e sui casi già aperti. Di conseguenza la Cina e il settore dell'acciaio, già nel mirino in modo maggioritario dai procedimenti antidumping Ue, saranno tra i primi a essere oggetto di un rapporto della Commissione. Questi ultimi saranno fattuali e descriveranno la situazione economica del Paese o del settore produttivo, e le circostanze in cui una certa metodologia di calcolo dei dazi più robusta potrebbe applicarsi. Rispetto alla proposta dell'esecutivo comunitario, spiegano ancora le fonti, le misure concordate dal Consiglio - che devono ancora passare attraverso il negoziato con l'Europarlamento prima di essere definite e definitive - non presentano cambiamenti di fondo significativi ma fanno chiarezza su alcuni dettagli.

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