Ogni anno in Europa circa
200.000 aziende falliscono facendo perdere il lavoro a 1,7
milioni di persone. Ma se le procedure fallimentari fossero più
efficienti e le aziende non venissero semplicemente liquidate,
lo scenario sarebbe meno drammatico: è questo lo scopo delle
nuove regole per il fallimento proposte dalla Commissione Ue,
intenzionata a dare un "seconda possibilità" agli imprenditori
che intendono ricominciare il proprio business nonostante un
fallimento.
La direttiva proposta si basa su tre elementi chiave. Primo:
si stabiliscono principi comuni per l'utilizzo degli schemi di
ristrutturazione anticipata, "che aiuteranno le aziende a
proseguire con la propria attività evitando la perdita di posti
di lavoro", scrive la Commissione. Secondo: si fissano delle
regole per dare agli imprenditori una "seconda chance",
consentendo loro il 'discarico' dei debiti in massimo tre anni.
Al momento, scrive Bruxelles, metà degli europei non
ricomincerebbe una nuova attività per paura di fallire di nuovo.
Terzo: misure specifiche per Paese per aumentare l'efficienza
delle procedure di discarico, insolvenza e ristrutturazione.
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