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Monito Lambertz (CdR), Regioni centrali nel progetto Ue

Monito Lambertz (CdR), Regioni centrali nel progetto Ue

In discorso su Stato Unione attacco a nazionalismi e tagli fondi

BRUXELLES, 11 ottobre 2018, 16:44

Redazione ANSA

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Il presidente del Comitato europeo delle Regioni, Karl-Heinz Lambertz - fonte: CdR - RIPRODUZIONE RISERVATA

BRUXELLES - L'Europa non si regge solo sugli stati e le istituzioni Ue ma anche sulle Regioni, i tagli proposti dalla Commissione alla coesione post-2020 sono da respingere, i nazionalisti che lavorano alla distruzione dell'Unione minano anche le loro città e realtà locali. Sono i punti principali del messaggio sullo Stato dell'Unione lanciato dal presidente del Comitato europeo delle regioni Karl-Heinz Lambertz. "Non esiste un progetto europeo - ha avvertito Lambertz - se le regioni non vengono sostenute". Durissimo, quindi, l'attacco all'esecutivo comunitario per i tagli proposti per il periodo di programmazione post-2020: "come può la Commissione Ue dichiarare che la politica di coesione è vitale per l'Europa, proponendo al tempo stesso un taglio del 10%?", ha incalzato il presidente del CdR. "Rifiutiamo questi tagli sproporzionati".

 

Chiave anche il monito per il voto di maggio, che a suo avviso sarà "decisivo per il futuro" dell'Unione. "Non dobbiamo mai dimenticare che 'il nazionalismo significa guerra'. Ma a questo aggiungo, come ovvio corollario, che l'Europa significa pace". A sostenere il punto di vista di Lambertz anche il presidente del Parlamento europeo Antonio Tajani, che intervenendo alla plenaria del CdR ha affermato che è sbagliato "fare i tagli alla politica di coesione e alla Pac. Certo servono miglioramenti e innovazioni - ha ammesso - ma non possiamo permettere il taglio a questo settore, perché se in questo momento facciamo un taglio all'economia reale facciamo un danno all'economia europea", industria e imprese incluse.

 

A partecipare all'evento politico chiave per le Regioni anche numerosi governatori italiani. I tagli alla coesione post-2020, ha avvertito il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, sono "una politica miope e folle". "Dovremmo sapere tutti, come ricordava Jacques Delors - ha aggiunto - che l'Europa è fatta di mercato, ma anche di coesione. L'Europa affidata solo al mercato e ai capitali produce il mostro del nazional-populismo". E la presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini ha sottolineato come le istituzioni Ue siano "state accanto all'Italia" sia nell'esperienza del 1997, "dove la Commissione europea concesse per la prima volta il massimo di flessibilità alla regione per la ricostruzione", sia nel sisma del 2016. Su altre posizioni, invece, il governatore del Veneto Luca Zaia, che ha criticato le parole del presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker contro i populisti. "Siamo già arrivati alla fine del pranzo, al caffè - ha avvertito l'esponente della Lega -: è un'Europa che si sta spegnendo al lumicino, in attesa del rinnovamento che arriverà nel 2019". 

 

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