VIENNA - Rendere l'Unione europea più efficiente e vicina ai cittadini, definendo chiaramente quali campi sono di competenza delle istituzioni Ue e quali, invece, sono appannaggio di Stati nazionali e Regioni. È l'obiettivo al quale dovrà lavorare in soli sei mesi una speciale task-force voluta dalla Commissione europea e guidata dal suo primo vicepresidente, Frans Timmermans, che sarà composta da membri del Comitato europeo delle Regioni (CdR), Parlamento europeo e parlamenti nazionali. La data prevista per l'inizio dei lavori è il primo gennaio 2018, ma al momento solamente il Cdr ha designato i tre rappresentanti che gli spettano.
Si tratta "di una vera opportunità per cambiare il modo in cui lavora l'Ue, dando a città e regioni più voce in capitolo nel modellare il futuro dell'Europa", ha spiegato il presidente del CdR, Karl-Heinz Lambertz durante l'8a Conferenza sulla sussidiarietà in corso a Vienna. "Non possiamo però passare sei mesi a discutere sulla composizione della task-force", perché qui non si tratta di organizzare "un incontro di boxe" fra Ue e Stati nazionali, così come credono "gli euroscettici che usano discorsi populisti" ha ammonito Lambertz che farà parte in prima persona della task-force. Al contrario, "le competenze europee, nazionali e locali devono interagire fra loro, non essere in competizione", per riuscire a migliorare veramente la vita dei cittadini, ha spiegato il presidente del CdR.
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