BRUXELLES - "È stata una discussione molto approfondita" e "l'Italia ha espresso una posizione molto forte, che ha trovato la convergenza di Paesi come Francia e Germania". Così il ministro per la coesione territoriale Claudio De Vincenti al termine del Consiglio Ue che ha avuto al centro il tema della politica di coesione. La tesi espressa dal governo è articolata in tre punti.
"Primo, le politiche di coesione sono fondamentali per realizzare il principio della comune cittadinanza europea, e questo implica che debbano avere risorse adeguate nell'ambito di un bilancio europeo rivolto a sostenere la crescita e gli investimenti", ha spiegato il ministro. "Secondo: tutti i Paesi che usano i fondi di coesione, come qualsiasi altra risorsa europea, devono rispettare lo stato di diritto e la solidarietà fra Paesi europei, in materia per esempio di accoglienza ai migranti". "Infine: abbiamo sostenuto l'importanza di un ruolo delle condizionalità cosiddette 'ex ante' per rafforzare il legame fra politiche di coesione e riforme strutturali in tutti i Paesi", ha concluso De Vincenti, sottolineando poi che durante la riunione "non si è parlato di cifre" riguardo al futuro dei fondi strutturali "perché bisogna ancora chiarire qual è il quadro del bilancio europeo dopo la Brexit".
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