BRUXELLES - Nel Libro bianco sul futuro dell'Ue presentato dalla Commissione europea manca "una visione coraggiosa ed entusiasta per le riforme europee" e non c'è "alcun riferimento al contributo regionale al dibattito" in corso. Lo afferma la Conferenza delle regioni marittime e periferiche d'Europa (Cpmr), che sta preparando un "sesto scenario per una riforma" dell'Ue contenente le proprie riflessioni, che vedrà la luce nei prossimi 18 mesi e che avrà al centro la cooperazione regionale e la coesione territoriale.
"Siamo contrariati dal fatto che il Libro bianco metta in dubbio il valore della politica di coesione", che "non solo ha dimostrato di portare risultati" ma "è l'unica politica Ue che connette i cittadini con le regioni, gli stati membri e l'intera Ue", commenta il presidente della Cpmr, Vasco Cordeiro. La Conferenza delle regioni marittime e periferiche d'Europa riunisce 160 regioni di 25 Stati, non solo dell'Ue. Per l'Italia ne fanno parte Veneto, Emilia-Romagna, Marche, Umbria, Toscana, Lazio, Molise, Abruzzo, Campania, Puglia, Calabria, Sicilia e Sardegna.
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