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Ue rivede Pil Italia, giù a +0,7% in 2016, +0,9% 2017 "Ripresa prosegue a passo modesto"

Ue rivede Pil Italia, giù a +0,7% in 2016, +0,9% 2017 "Ripresa prosegue a passo modesto"

09 novembre 2016, 19:01

Redazione ANSA

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Pierre Moscovici © ANSA/EPA

La Commissione Ue rivede al ribasso le stime di crescita dell'Italia: +0,7% nel 2016 e +0,9% nel 2017, mentre in primavera prevedeva +1,1% e +1,3%. "La ripresa in Italia prosegue a passo modesto, visto che strette condizioni di finanziamento e incertezza trattengono una crescita più forte", scrive Bruxelles nelle previsioni. Riviste al rialzo, invece, le stime sul debito italiano: 133% nel 2016 e 133,1% nel 2017, mentre nella scorse previsioni era rispettivamente a 132,7% e 131,8%.

La Commissione Ue lascia invariato a 2,4% il deficit italiano per il 2016, mentre alza sempre a 2,4% quello 2017 che invece in primavera vedeva a 1,9%. Mentre il deficit strutturale, in discesa di 0,1% nel 2016 (1,6% rispetto a 1,7%) è in netta risalita nel 2017: 2,2% invece dell'1,7 previsto in primavera.

La Commissione Ue rivede al rialzo le stime sulla disoccupazione italiana: 11,5% nel 2016 e 11,4% nel 2017, mentre in primavera prevedeva 11,4% e 11,2%. "Il phasing out degli incentivi per i nuovi assunti condurrà ad un rallentamento della crescita dell'occupazione", scrive la Commissione.

"La Commissione adotterà le sue opinioni sulle bozze dei piani di bilancio la prossima settimana". Lo ha annunciato il commissario Ue agli affari economici Pierre Moscovici nel presentare le previsioni economiche d'autunno.

Esistono "rischi al ribasso a causa dell'incertezza politica, in particolare per il referendum costituzionale del 4 dicembre, di un ulteriore rallentamento della domanda esterna": lo scrive la Commissione nel capitolo sull'Italia delle previsioni economiche, sottolineando anche i rischi connessi "al lento aggiustamento del settore bancario".

"L'elevato affidamento su ricavi una tantum per finanziare le misure espansionistiche previste dalla legge di bilancio 2017 contribuiscono al marcato peggioramento del saldo strutturale nel 2016 e 2017 (1,6% e 2,2%).

"Questa Commissione comprende le difficoltà economiche e le difficoltà sociali dell'Italia e la accompagna nel suo spirito di riforme" e per questo nel 2016 "ha già accordato" la flessibilità. Così il commissario Ue agli affari economici e monetari Pierre Moscovici, sottolineando che c'è "un dialogo costruttivo e positivo con l'Italia" e che "forse" rivedrà il ministro Pier Carlo Padoan per un nuovo bilaterale dopo "i 16 già avuti nel 2016".






 

 

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