Il bilancio dell'Ue dopo il
2020 deve essere all'altezza degli obiettivi politici
dell'Unione, quindi non va tagliato ma aumentato attraverso un
maggiore contributo degli Stati nazionali e l'introduzione di
nuove risorse proprie. E' quanto hanno chiesto gli eurodeputati
di Strasburgo approvando due risoluzioni sulla definizione del
prossimo Quadro finanziario pluriennale (Qfp) che dovrà fare i
conti con un buco fra i 10 e i 13 miliardi l'anno causato dalla
Brexit.
Nel testo dei co-relatori Jan Olbrycht (Ppe) e Isabelle Thomas
(S&D), passato con 458 'sì', 177 'no' e 62 astensioni, il
Parlamento chiede che il prossimo bilancio Ue risponda alle
nuove sfide che tutti gli Stati membri devono affrontare, come
la gestione dei flussi migratori, una politica di difesa comune,
la sicurezza o la lotta al cambiamento climatico.
I deputati ritengono quindi che le risorse complessive a
disposizione debbano salire dall'attuale 1% all'1,3% del reddito
nazionale lordo comunitario, così da poter finanziare le nuove
aree prioritarie, investire maggiormente in programmi come
Horizon 2020 ed Erasmus+, ed evitare tagli sia alla politica di
coesione che a quella agricola comune.
La seconda risoluzione, dei co-relatori Gérard Deprez (Alde)
e Janusz Lewandowski (Ppe), riguarda la riforma del sistema di
risorse proprie Ue ed è passata con 442 voti a favore, 166 voti
contrari e 88 astensioni. Il testo si basa sul rapporto del
gruppo di lavoro guidato da Mario Monti e chiede sia il
rafforzamento delle risorse proprie esistenti che l'introduzione
progressiva di nuove. Fra queste un'imposta comunitaria sulle
transazioni finanziarie (la cosiddetta Tobin tax), una tassa sul
settore digitale (Web tax) e delle tasse ambientali.
Come sottolineato dai co-relatori dopo il voto, le due
risoluzioni sono "la prima risposta" alle domande sul prossimo
bilancio avanzate dalla Commissione europea, che il 2 maggio
presenterà la sua proposta ufficiale. Obiettivo di entrambe le
istituzioni è concludere i negoziati con 28 Stati entro le
elezioni europee del 2019.
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