E' il monito ribadito dal presidente della Commissione Ue Jean-Claude Juncker all'Europarlamento. "Con l'orologio che fa il conto alla rovescia con un solo anno restante, è ora il momento di tradurre i discorsi in Trattati, trasformare gli impegni in accordi e i suggerimenti e desideri vaghi sulla futura relazione in soluzioni specifiche e funzionanti", ha sottolineato Juncker. Sono infatti già trascorsi "349 giorni" dalla notifica dell'addio della Gran Bretagna il 29 marzo dell'anno scorso, e restano ancora "381 giorni" allo scattare effettivo dell'addio di Londra il 29 marzo dell'anno prossimo.
"Questa urgenza", ha quindi ammonito il presidente della Commissione Ue, "deve incitarci tutti, Ue e Gran Bretagna, ad agire con metodo, pragmatismo e trasparenza", per questo, ha aggiunto, "la bozza di Protocollo sull'Irlanda non deve essere una sorpresa o uno shock perché traduce fedelmente l'accordo dello scorso dicembre in testo legale". Anche perché, ha concluso, la frontiera tra Irlanda e Irlanda del Nord "non è una questione irlandese ma europea".
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