Una cooperazione europea nella
valutazione delle tecnologie sanitarie, dai medicinali ai
dispositivi medici, per tagliare i costi di valutazioni che si
sovrappongono e aumentare la scelta e la disponibilità delle
novità per i pazienti. E' il senso della proposta odierna
presentata dalla Commissione Ue, in base a cui gli stati membri
potranno utilizzare strumenti, metodologie e procedure comuni in
materia di valutazione delle tecnologie sanitarie in tutta l'Ue,
collaborando in quattro settori principali. Primo, le
valutazioni cliniche congiunte incentrate sulle tecnologie
sanitarie più innovative, dall'impatto potenzialmente più
significativo sui pazienti. Secondo, consultazioni scientifiche
congiunte grazie alle quali gli sviluppatori possono chiedere la
consulenza delle autorità di valutazione delle tecnologie
sanitarie. Terzo, individuazione delle tecnologie sanitarie
emergenti per riconoscere precocemente le tecnologie
promettenti. Infine, proseguimento della cooperazione volontaria
in altri settori. La responsabilità della valutazione degli
aspetti non clinici (economici, sociali, etici) e delle
decisioni in materia di prezzi e rimborso continuerà a restare
prerogativa di ogni singolo Paese, così come l'autorizzazione a
immettere le nuove tecnologie sul mercato resterà delle attuali
autorità competenti. "Oggi la Commissione ha dato il via a una
assistenza sanitaria innovativa e di migliore qualità a
beneficio dei pazienti, in particolare di quelli i cui bisogni
medici sono insoddisfatti", ha dichiarato il commissario Ue alla
salute Vytenis Andriukaitis, spiegando che "questa iniziativa
determinerà anche un uso più efficiente delle risorse da parte
degli stati membri attraverso la loro messa in comune e lo
scambio di competenze, evitando così duplicazioni nella
valutazione degli stessi prodotti".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA