"Nelle conclusioni del'Eurogruppo
non c'è niente di nuovo rispetto alla lettera che i commissari
hanno inviato al governo, sia sul 2017 che nel 2018": lo ha
detto il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan al termine
dell'Ecofin. Padoan ha sottolineato che nelle conclusioni
compare la parola "considerare" misure, cioè soltanto un invito
ai Governi di "prendere in considerazione eventuali misure". Il
ministro ha poi ricordato che nel 2017 "a richiesta della
Commissione è stato messo in atto un aggiustamento di 0,2 punti
percentuali". Nessuna differenza nemmeno sulle note discrepanze
tra Commissione e Governo sulle stime di crescita, che per
Padoan rientrano "nella norma". E sono dovute a due fattori:
"L'annosa questione dell'output gap e la questione relativa alle
previsioni di crescita nominale, perché nelle nostre
l'inflazione era più alta di quella delle previsioni della Ue".
L'Ecofin ha discusso di crediti deteriorati che fanno parte
della "riduzione del rischio", e "ho potuto ricordare ancora una
volta che in quest'anno in Italia c'è stata una riduzione molto
significativa, 25% in meno, continua ad andare in quella
direzione e i colleghi espresso apprezzamento per l'Italia e
altri Paesi. Stiamo andando nella direzione giusta": lo ha detto
il ministro dell'economia Pier Carlo Padoan al termine
dell'Ecofin.
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