"E' stata un'esperienza molto formativa per questi ragazzi che spesso sono in cerca di prima occupazione, speriamo sia di buon auspicio", commenta Pier Romano Mariani, vice-presidente del Parco nazionale dell'Appennino tosco-emiliano.
Saper parlare ai giovani è il primo passo per dar loro gli strumenti giusti per accedere al mondo del lavoro, spiega Francesco Caredio, presidente di Lucca Crea, tra gli enti promotori del programma. "Tramite i social, i fumetti e i videogiochi riusciamo a parlare bene ai giovani e a creare dei lavori per loro - sottolinea -. Abbiamo favorito la creazione di 'piccoli manager culturali', ragazzi che entrano a lavorare da noi e poi si trovano con un mestiere in mano nel campo della cultura, solitamente più ostico".
Un campo su cui però Bruxelles vuole puntare. "Il patrimonio culturale e le competenze creative e dell'audiovisivo sono risorse di nuova occupazione, di innovazione e di ideazione comune", sottolinea l'eurodeputata del Pd Silvia Costa. "Questi giovani sono di fronte a un'altra sfida: incrociare la creatività pura con il digitale, che è un acceleratore e un grande supporto", senza dimenticare però il rispetto del diritto d'autore, "al centro della battaglia del Parlamento europeo".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA