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Banche: Ue studia gerarchia unica creditori nel 'bail in'

Banche: Ue studia gerarchia unica creditori nel 'bail in'

Regole di Italia, Francia, Germania diverse, bisogna armonizzare

BRUXELLES, 22 giugno 2016, 17:11

Redazione ANSA

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Come richiesto dall'Ecofin, la Commissione Ue ha avviato una riflessione che ha come scopo arrivare ad elaborare una gerarchia, valida per tutti, dei creditori che partecipano al 'bail in' nel caso di fallimento di una banca. Al momento, lo strumento del 'bail in' ha armonizzato solo parzialmente la gerarchia di coloro che contribuiscono al salvataggio. Molti Stati hanno fissato i propri criteri nelle loro leggi sull'insolvenza. Questo per rendere operativo il 'bail in' e per assicurare che le banche rispettino il cosiddetto requisito "subordinato" del TLAC (total loss-absorbing capacity), fissato dal Financial Stability Board e che introduce un nuovo requisito di capitale per le banche proprio pensando al 'bail in'. In particolare, spiega una portavoce della Commissione, Italia, Francia e Germania hanno recentemente adottato le loro regole sulla gerarchia dei creditori, e sono molto diverse tra loro. "Questo potrebbe creare distorsioni competitive nel mercato unico e complicare l'esecuzione del 'bail in', soprattutto per le banche transfrontaliere", ha detto Vanessa Mock, portavoce del commissario ai servizi finanziari Jonathan Hill. Per questo l'ecofin ha chiesto alla Commissione di studiare, assieme a un gruppo di esperti che rappresentano gli Stati membri, un approccio armonizzato che sostituisca l'attuale 'cacofonia'.

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