Una guida per sapere con certezza
quali investimenti in efficienza energetica per ospedali, scuole
e altri edifici pubblici possono essere scorporati dal calcolo
di deficit-debito, e quali invece andranno a pesare sui conti
pubblici. E' il vademecum appena pubblicato da Eurostat insieme
alla Bei, che spiega in dettaglio come funzionano i contratti di
prestazioni energetiche e fornisce una visione di insieme del
loro potenziale impatto sulle finanze pubbliche. "Grazie a
questa guida - ha spiegato il commissario Ue al clima Miguel
Arias Canete -, sarà più facile per le scuole, gli ospedali e
altri edifici pubblici investire per migliorare l'efficienza
energetica". Soprattutto perché, ha sottolineato la commissaria
responsabile per Eurostat Marianne Thyssen, "chiarisce come gli
investimenti in infrastrutture energetiche efficienti devono
essere trattati statisticamente" consentendo quindi "una chiara
comprensione dell'impatto sul bilancio nazionale".
In termini generali, per non pesare sui conti pubblici
l'appaltatore dei contratti per gli investimenti in efficienza
energetica (Epc) negli edifici deve essere considerato il
proprietario economico delle nuove installazioni, ovvero
risultare come l'entità che incorre nella maggior parte dei
rischi ma anche il principale beneficiario. Entrano poi in gioco
anche altri elementi per determinare se gli investimenti possono
essere scorporati o meno, quali la durata del contratto,
finanziamenti o altre garanzie pubbliche e altre clausole che
possano distorcere rischi e benefici per l'appaltatore.
Quest'ultimo, inoltre, nelle statistiche deve risultare al di
fuori del settore generale del governo. La guida odierna
chiarisce tutti questi aspetti.
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