Quanto alla riforma del mercato Ets, Mori ha osservato che il sistema, basato sul principio 'chi inquina con CO2 deve pagare a prezzi di mercato il diritto di farlo' "rappresenta il meccanismo più coerente ed efficiente per abbattere le emissioni. Ed è l'unico armonizzato a livello europeo". La riforma è necessaria poichè l'attuale sistema "non sta funzionando" perché sono stati dati in passato un eccessivo di crediti che ha fatto scendere il loro prezzo a un livello talmente basso da non incide sulle scelte di investimento. Commissione e Parlamento "stanno lavorando per rafforzare il meccanismo. La decisione presa dal Consiglio - ha rilevato Mori - è di andare avanti verso il rafforzamento. Una buona decisione, forse non sufficiente, ma che va nella direzione giusta. Ovviamente mantenendo degli strumenti che tutelino la competitività delle imprese europee. Comunque l'Europa non è più isolata. Anche la Cina entro l'anno dovrebbe adottare un meccanismo molto simile. Quindi - ha concluso Mori - si sta andando verso la generalizzazione di strumenti di questo genere quindi riteniamo che un mercato di CO2 ben funzionante rappresenti una spinta importante a fare le scelte giuste per ridurre le emissioni attraverso investimenti in energie pulite".
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