Galletti ha sottolineato l'importanza, nelle prime conclusioni della riunione, della "richiesta di un cambio di governance del Semestre Ue: le decisioni non si prendono solo più su base economica, ma anche sulla base del fattore ambientale". "L'ambiente diventa determinante per la strategia di crescita e occupazione dell'Europa: era un'occasione che volevamo cogliere come presidenza italiana" ha aggiunto il ministro dell'ambiente.
"Il sistema industriale del '900 che spreca troppe risorse e produce troppi rifiuti - ha spiegato Galletti - non sta più in piedi, non solo perché non fa bene all'ambiente, ma perché non conviene economicamente".
I ministri dell'ambiente dei 28 hanno discusso quindi anche della revisione della normativa comunitaria in materia di rifiuti. "Se vogliamo un'economia circolare - ha detto Galletti - la produzione attuale di rifiuti non ce la possiamo più permettere: non tuteliamo ambiente e costa troppo". Per questo motivo occorre una revisione della direttiva attuale, "che riduca la quantità di rifiuti che vanno in discarica e invii di più al riciclo". Tutti concordi poi sulla necessità di tagliare gli sprechi di cibo: "E' anche un discorso morale" ha concluso il ministro dell'ambiente. (ANSA)
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