/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Ema, non individuati fattori rischio per coaguli dopo seconda dose AstraZeneca

Ema, non individuati fattori rischio per coaguli dopo seconda dose AstraZeneca

Nuova analisi conferma parere scorso aprile su vaccino Vaxzevria

21 settembre 2021, 19:34

Redazione ANSA

ANSACheck

Ema, non individuati fattori rischio per coaguli dopo seconda dose AstraZeneca © ANSA/EPA

BRUXELLES - I dati non consentono di identificare particolari fattori di rischio (sesso, età) che rendono più probabile il manifestarsi di coaguli di sangue dopo la somministrazione della seconda dose del Vaxzevria (vaccino AstraZeneca). Lo rende noto l'Agenzia europea del farmaco (Ema), a conclusione di una ulteriore analisi dei dati, che confermano il parere provvisorio dato dall'agenzia lo scorso aprile.

"Sebbene le segnalazioni spontanee, se messe in relazione all'esposizione, abbiano suggerito che il rischio può essere maggiore nelle donne e negli adulti più giovani e minore dopo la seconda dose rispetto alla prima dose - si legge in una nota dell'Ema -, i limiti del modo in cui i dati vengono raccolti significano che nessuna di queste differenze potrebbe essere confermata".

Resta la raccomandazione dell'Ema di somministrare una seconda dose di Vaxzevria tra le 4 e le 12 settimane dopo la prima. Non ci sono prove che il ritardo della seconda dose abbia alcuna influenza sul rischio di coaguli. Infine, l'agenzia europea riferisce che non è possibile formulare raccomandazioni definitive circa l'uso di un vaccino diverso per la seconda dose.

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.