BRUXELLES - "Tutte le misure dovrebbero essere coordinate, operative, proporzionate ed efficaci. E' qualcosa che proporrò oggi ai ministri" durante il Consiglio Ue Affari interni. Così la commissaria Ue agli affari interni, Ylva Johansson, risponde a chi le chiede un commento sulle restrizioni alle frontiere introdotte negli ultimi giorni da diversi Paesi Ue per limitare l'epidemia di coronavirus. "La discussione di oggi si concentrerà molto sul coronavirus perché il problema ora riguarda molte persone", ha precisato la commissaria entrando alla riunione, "la nostra responsabilità è di limitare il contagio e proteggere la nostra capacità operativa".
"Capisco perfettamente l'Italia perché si trova in una situazione eccezionale", ma l'Ue deve "affrontare" l'epidemia "in modo europeo e dimostrare che è una comunità, come politici abbiamo la responsabilità di prendere le decisioni giuste", ha detto il ministro degli Interni lussemburghese, Jean Asselborn, entrando alla riunione con i suoi omologhi europei a Bruxelles. "Se tutti i Paesi avessero già aderito alle linee guida dell'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), si sarebbe già potuto fare molto", ha detto il ministro, sottolineando che la diffusione del coronavirus non può essere fermata "con le misure adottate da un singolo" o "la chiusura dei confini" nazionali. "Non riusciremo a uscire da una pandemia se un Continente va contro l'altro - ha aggiunto Asselborn -: spero che anche il signor Trump sappia che non è possibile fare un accordo con un virus, né risolvere le cose con i tweet" o "fermando i collegamenti con l'Europa per un mese".
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